Una MAK 600 D partendo da una V60 Marklin

Dopo una lunga assenza il nostro amico Dikran ritorna con una nuova seria di elaborazioni che qualificherei di "realizzabile" per chi ha dimestichezza nel fai da te e dispone degli attrezzi necessari ma senza avere un vero e proprio laboratorio. Il prezzo di realizzazione dei "nuovi" modelli realizzati è piuttosto basso quindi ecco un ottimo spunto per riciclare qualche Marklin 3065 o 3064 ...

 

MAK 600 D

MAK 600 D

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L'obiettivo è di realizzare una diesel a 4 assi che assomigliasse il più possibile ad una MAK 600 D, ho utilizzato il telaio di una V 60 Marklin. Questo è stato tagliato- dopo aver tolto le ruote e sfilati gli assi - in prossimità dell'ultimo asse (come indicato nella foto allegata), cercando di non danneggiare il supporto del gancio (in questo caso Telex).
Ho preparato due strisce di plastica bucati in corrispondenza dei fori delle ruote e degli ingranaggi, per poi fissare queste due parti di plastica ai lati del telaio tramite delle viti e dadi ai rispettivi fori.
All'altra estremità di questi "longheroni"di prolungamento ho fissato la parte tagliata del telaio, quella col gancio ed i respingenti, per intenderci.
Nei fori in cui andrà inserito il quarto asse e l'asse con la ruota dentata, ho inserito due spezzoni di tubicino di ottone del diametro giusto, in cui devono poter girare i suddetti assi, senza sforzare, ma nemmeno con troppo gioco.
Una volta inseriti i due tubicini "porta-assi", si riempie lo spazio tra le due parti del del telaio originale, con resina bi-componente per metalli.
Non dimenticando di inserire nella "colata" uno spezzone di filo di acciaio, al fine di irrobustire il prolungamento del nuovo telaio
Dopo circa 24 ore, si può procedere a rifinire il tutto,con lima e carta smeriglio, stuccando eventualmente dove necessario... Magari si sono formate delle bolle d'aria...
Poi, si può passare avanti, provando ad inserire di nuovo le ruote ed ingranaggi, onde verificare che tutto scorra senza intoppi.
Fatto ciò, si aggiunge della zavorra e si sistemano i fili dell'impianto elettrico.
A questo punto, la soddisfazione maggiore consiste nel rimontare le bielle d'accoppiamento...
Queste sono state allungate utilizzando una biella rimasta da un lavoro precedente, saldando, con molta attenzione le parti (assottigliare adeguatamente le estremità, stagnare e poi, con mano ferma, appoggiare il saldatore... caso mai, ripetere l'intera operazione senza imprecare).


Per quanto riguarda il mantello, quello da me utilizzato, è quello di una loco Lima V 100 + l'aggiunta del parte superiore della pseudo-V 80, cioè quelle che venivano inserite nelle scatole iniziali e che si trovano a pochi Euro nei mercatini o sulla baia.
Sono consapevole che il modello non corrisponde esattamente al prototipo reale, ma come idea ci sta...
Comunque, il locomotore funziona e gira anche sulle curve di raggio più piccolo (R 36 cm) e su ogni tipo di scambio del sistema binari M.
Spero che questa elaborazione possa stimolare altri amici fermodellisti a metter mano agli attrezzi e "lavorare" sui loro preziosi modelli...

Video della Mak 600D


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